No, non è più utopia, ma è già realtà. Se per anni la guida autonoma sembrava un traguardo futuristico e (quasi) irraggiungibile, negli ultimi anni per le strade delle nostre città, e non solo a livello di test e prototipi, sono sbarcati mezzi senza conducente. Una frontiera, questa, che è stata raggiunta anche nel mondo del trasporto persone. In prima fila c’è anche Karsan, di cui KMobility è dealer per il mercato italiano, che in questi anni ha messo a punto e via via sempre più sviluppato e migliorato, un autobus driverless. Il suo nome? Autonomous e-Atak. Scopriamolo!
L’e-Atak a guida autonoma di Karsan a tutta tecnologia
Non solo driverless, ma anche rigorosamente elettrico – Karsan, ricordiamolo, esporta al di fuori della Turchia solo veicoli a zero emissioni, a batteria o a idrogeno – l’Autonomous e-Atak è il prodotto più tecnologico nel vero senso del termine del costruttore di Bursa. Un prodotto sviluppato a quattro mani insieme al partner Adastec, top player della tecnologia driverless, e portato al livello 4 di guida autonoma, che gli permette di muoversi con fiducia nel traffico, adottando tutte le precauzioni necessarie alle fermate degli autobus, ai semafori e agli attraversamenti pedonali. Determinando la sua posizione in modo preciso, calcola il movimento di ogni oggetto circa venti volte al secondo.
Tutto questo è reso possibile da un ecosistema di tecnologie, a partire dai cosiddetti LiDAR che svolgono le attività di rilevamento delle biciclette, degli oggetti viventi o non viventi, la determinazione della posizione con la mappa-area e il rilevamento ambientale. Dunque gli occhi digitali: fotocamera e telecamere termiche che rilevano (e classificano) gli oggetti e i colori; quindi un sistema satellitare di navigazione viene usato per individuare le coordinate dell’autobus durante la navigazione, e sensori a ultrasuoni per il rilevamento di oggetti a distanza ravvicinata, fondamentali in scenari di guida a basse velocità. Infine, il radar che entra in gioco in fase di frenata d’emergenza, nell’assistenza al controllo dinamico della velocità e nel tracking del veicolo basato sulla velocità, eseguendo una misurazione della distanza degli oggetti.
Le caratteristiche tecniche
L’e-Atak Autonomous è un midibus Low Floow da 8.315 millimetri di lunghezza, 2.436 di larghezza e un’altezza di 3.090 (quella interna è di 2.372 mm). Sbalzi? 3.090 millimetri davanti e 1.695 dietro, mentre il passo è di 4.580 mm. Il mezzo made in Bursa è mosso da motore TM4 con potenza massima di 230 kW per una coppia massima di 2.500 Nm. Venendo al capitolo batterie, queste sono agli ioni di litio e hanno una capacità di 230 kWh, che garantiscono un’autonomia stimata fino a 300 chilometri.
L’incarrozzamento avviene tramite porta singola anteriore o doppia vicina al secondo asse posteriore: a bordo, a seconda della configurazione scelta (e sono diverse le opzioni) c’è spazio per un massimo di 52 passeggeri e un minimo di 47; da un minimo di 18 a un massimo di 21 posti a sedere e da un minimo di 25 a un massimo di 34 posti in piedi.
Recentemente, dopo progetti pilota in Scandinavia, a Stavanger Norvegia, Tampere in Finlandia (e uno in arrivo a Göteborg in Svezia) e un test-drive su pista a Bolzano per Sasa a inizio 2025, Karsan ha consegnato due modelli all’operatore olandese DAM Shuttles, che li adopererà come navette aeroportuali presso lo scalo di Rotterdam: si tratta del primo servizio di shuttle aeroportuale senza conducente al mondo. E così la guida autonoma è sbarcata, o meglio, decollata ufficialmente!
